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- Autore: Alessia Di Giulio
- Pubblicato: Agosto 3, 2020
- Categoria: Benessere, Salute
Equilibrio Sodio-Potassio: Quanto Sale Assumere?
Il sodio è un minerale essenziale per la crescita e la buona salute dell’organismo, infatti è presente prevalentemente nei liquidi extracellulari e nel tessuto osseo, ma anche nel tessuto connettivo e nella cartilagine.
Se da un lato l’introduzione di sodio nella dieta è fondamentale, dall’altro l’abitudine di salare le pietanze porta ad introdurre quantità eccessive di sodio. E’ da tener presente, infatti, che ogni grammo di sale da cucina contiene mediamente 0,4 g di sodio e che un sovradosaggio cronico di questo minerale sembra giocare un ruolo importante nell’insorgenza dell’ipertensione, ma anche, in misura inferiore, dell’osteoporosi (aumenta l’escrezione renale di calcio).
Il meccanismo attraverso cui il sodio induce uno stato ipertensivo non è ancora stato completamente chiarito, ma è noto che un suo eccessivo consumo provoca un aumento della pressione arteriosa con l’avanzare dell’età e tale rischio aumenta ulteriormente se la dieta è allo stesso tempo ricca di sodio e carente di potassio (un minerale presente nella frutta sia fresca che secca e nelle verdure).
Questo avviene perché il metabolismo del sodio è strettamente correlato con quello del potassio: il primo si trova principalmente nei liquidi corporei esterni alla cellula, il potassio, invece, è particolarmente concentrato nei liquidi intracellulari.
Quando si registrano aumenti non fisiologici della sodemia si parla di ipernatremia, una condizione che può essere causata da iperassunzione di sodio e/o da perdite eccessive di liquidi (diarrea, diabete, sudorazione profusa ecc.). In quesi casi, i soggetti che già soffrono di ipertensione arteriosa possono rischiare scompenso cardiaco.
Nonostante sia importante ridurre l’aggiunta di sale agli alimenti, soprattutto per le persone ipertese e per i bambini, affinché il loro palato venga educato correttamente, d’altro canto, un allontanamento cronico del sale dalla propria tavola o una sostituzione con sali dietetici iposodici, potrebbe avere risvolti negativi, soprattutto per chi pratica sport.
Infatti, se le perdite di sali durante l’attività fisica non vengono ripristinate, il rischio di iponatremia (quando la quantità di sodio nel sangue scende al disotto della norma) può diventare concreto. In particolare, quando le perdite di liquidi vengono colmate bevendo le tanto pubblicizzare acque povere di sodio (generalmente a basso residuo fisso) o quantità eccessive di diuretici, l’iponatremia può aggravarsi provocando anoressia, nausea, vomito e, in casi più gravi, coma e morte.
Mantenere il corpo in uno stato di equilibrio elettrolitico è fondamentale perché il sodio svolge delle funzioni molto importanti:
- Regola l’osmolarità del plasma e del liquido extracellulare: il sodio, se presente in concentrazioni eccessive, richiama, per ragioni di osmosi, notevoli quantità di acqua, causando edema ed ipertensione.
Al contrario, in situazione di carenza di sodio, si assiste ad una diminuzione del volume di sangue e di liquido interstiziale; - Forma gradienti elettrochimici a livello della membrana cellulare: importanti per la trasmissione dell’impulso nervoso, per la contrazione muscolare e per gli scambi cellulari (nutrienti, ioni, acqua ecc.);
- Regola l’equilibrio acido/base;
- Nelle giuste quantità, aiuta a combattere la ritenzione idrica. Se vuoi dei consigli su come combattere la cellulite e la ritenzione idrica, leggi l’articolo: “Cellulite e Ritenzione Idrica: Come Combatterle“.
A questo punto ti chiederai: “Quanto sale posso assumere?”.
L’apporto quotidiano di sodio dovrebbe assestarsi, secondo le indicazioni europee ed italiane, nell’intervallo tra i 0,6 ed i 3,5 grammi al giorno.
Tale quota viene facilmente assicurata da una dieta varia e bilanciata, senza la necessità di aggiungere sale alle pietanze.
Infatti, il sodio è particolarmente abbondante nei salumi e negli altri alimenti a cui viene aggiunto per aumentarne la conservabilità (capperi, bottarga ecc) e sapidità (acciughe, formaggi, snack, olive ed altri alimenti conservati in salamoia). Molto più in generale, i cibi di provenienza animale (latte, carne rossa, pollo e pesce) sono più ricchi di sodio degli alimenti di origine vegetale (cereali, verdure, ortaggi e frutta).
A fronte di queste informazioni, se desideri mantenere un buon equilibrio elettrolitico, ti consiglio di affidarti ad un esperto che può valutare il tuo bisogno quotidiano di sale, tenendo conto del tuo stato di salute e delle tue personali esigenze, e indicarti il tipo di alimentazione che fa al caso tuo.